Adria:L’assessore Andrea Micheletti interviene sulla situazione del Decoro Urbano in stazione

 

 

“Siamo inevitabilmente dispiaciuti e rammaricati nell’ascoltare e recepire il disagio da parte di chi vive la stazione degli autobus di Adria quotidianamente.-Esordisce l’Assessore al decoro urbano Andrea Micheletti che informa -Come Amministrazione abbiamo posto in essere tutte le azioni necessarie per scongiurare la chiusura del Bar, facendoci portavoce con comunicazioni verbali e scritte con Rete Ferroviaria Italiana(RFI), che é proprietaria dello stabile e dell’Area.
Siamo a conoscenza dei disagi che la precedente proprietá del bar stava vivendo e per questo abbiamo chiesto a RfI i necessari interventi di manutenzione volti a garantire la sicurezza di pendolari e lavoratori. Altrettanto é stato fatto sul versante del decoro urbano attraverso la collaborazione instaurata con il Liceo Bocchi Galilei per la riqualificazione dello stabile di RFI, attraverso il murales fatto per mano dei ragazzi del liceo stesso.
Con la stessa attenzione ci siamo attivati con RFI per il recupero dei bagni della stazione dei treni che erano stati vandalizzati e che, contrariamente a quanto riportato da un quotidiano, sono aperti e a disposizione dell’utenza. Da contatti intercorsi con RFI inoltre,abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere che quanto prima, venga fatta una manifestazione di interesse a carattere pubblico per individuare un nuovo locatario per lo stabile, in grado di far ripartire il servizio pubblico rivolto alla cittadinanza.
In questa fase transitoria, ci siamo attivati per mantenere il decoro in stazione, tant’è che ho segnalato –continua l’assessore -ad ecoambiente la situazione il 2 novembre per iscritto, chiedendo un intervento di pulizia straordinaria.
Non ultimo, conclude l’Assessore Micheletti, abbiamo attivato attraverso i canali social, web e tradizionali la massima pubblicità sulle modifiche del servizio pubblico, informando l’utenza sui punti di vendita e le rivendite dei biglietti Bus Italia.
Per tutti questi motivi mi sento di condannare i termini inappropriati diffusi da alcuni quotidiani che non rendono giustizia alla realtà della situazione in stazione

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