Il Sindaco Omar Barbierato ha conferito la Benemerenza “Adria Riconoscente” al genetista di fama internazionale Guido Barbujani

Sala consiliare gremita di pubblico per la presentazione di “Come eravamo, storie dalla grande storia dell’uomo”, il libro scritto dal genetista di fama internazionale e docente dell’Università di Ferrara Guido Barbujani, al quale il sindaco Omar Barbierato, affiancato da Assessori, consiglieri comunali e presidente del consiglio, ha conferito “ Adria Riconoscente”.

La benemerenza, che viene concessa ai cittadini più illustri di Adria, è stata gradita da Barbujani che ha ricordato i suoi legami con la sua città natale in particolare con suo nonno, Cesare Zen, antifascista, primo sindaco della città dopo la Liberazione, cui è dedicata l’aula consiliare.

Antonio Giolo, referente della Biblioteca comunale “L. Groto”, coordinando l’incontro, ha presentato brevemente, sottolineandone la statura in ambito scientifico, documentata dall’insegnamento in diverse università italiane ed estere e dalle molte pubblicazioni, scritte da Guido Barbujani. Nei suoi libri sono frequenti le citazioni di Adria e del Polesine, anche nei modi di dire tipici del dialetto di questi luoghi.

A presenziare al tavolo dei relatori la direttrice del Museo Alberta Facchi. Giovanni Boniolo, presidente dell’ Accademia dei Concordi di Rovigo, ha presentato il libro intrecciando un dialogo con l’autore, di cui ha descritto l’enorme background scientifico sulla genetica delle popolazioni, annotando che è stato l’unico docente nella Università di Ferrara a vincere il prestigioso Merck Serono, un premio letterario europeo.

La presentazione del libro è stata una vera e propria lezione di storia della evoluzione della specie umana, da quando i primi ominidi, in Africa, hanno assunto una posizione eretta, e parliamo di oltre tre milioni di anni fa, alla prima stagione del trasferimento in Europa dell’homo erectus, e dopo l’affermarsi attorno ai 100 mila anni fa dell’uomo di Neanderthal, la seconda migrazione, quando l’homo sapiens, dai 70 mila a i 30 mila anni fa ha soppiantato i Neanderthal; nel volume sono ben spiegati i motivi di questo passaggio, che ha visto conservata solo una piccola parte del loro patrimonio genetico dei Neanderthal nell’homo sapiens, a prova di una contaminazione fra i due tipi umani. La ricostruzione di queste fasi è affidata ai pochi reperti fossili, al rinvenimento di alcuni attrezzi e, per il periodo più recente, allo studio del DNA. Non si tratta, perciò, di una storia definita una volta per tutte, ma di una ricerca continua che riserva spesso delle sorprese e presenta scoperte di non facile interpretazione. Su questo Barbujani è stato molto esplicito, affermando che nel tunnel di sei milioni di anni sono state accese alcune lampadine,ma la serietà di uno scienziato si misura anche dal suo dire “non so” quando si trova di fronte a fatti inspiegabili, che magari altre future ricerche possono chiarire. Una grande svolta nella storia dell’uomo è stata l’invenzione dell’agricoltura e dell’allevamento, avvenuta circa 10 mila anni fa, con abilità che si sono diffuse dal Medio Oriente al Caucaso e all’Europa, con le migrazioni che si sono succedute nel tempo. La storia dell’uomo, infatti, si presenta come una storia di tante migrazioni, come quelle che hanno portato gli uomini ad abitare l’America e l’Australia.

Dalle risposte di Barbujani è scaturita una lezione di vita, perché come afferma alla fine del suo ultimo testo, il “come eravamo” ci insegna che non esistono razze, che non dobbiamo fermarci alle apparenze, come è stato fatto anche in un passato recente, perché ci può essere più compatibilità tra il DNA di un bianco e di una persona di colore che tra due bianchi; cosa da tener ben presente nelle trasfusioni e nei trapianti di organi, per evitare rigetti. Ormai è assodato che deriviamo tutti dal continente africano, sebbene poi la pelle degli europei si sia schiarita, e abbiamo anche, per lo più, acquisito la capacità di digerire il latte anche da adulti.

Ecco quanto scritto sulla pergamena della benemerenza “Adria Riconoscente”
“Per aver svolto un ruolo determinante, a livello internazionale, nello sviluppo di metodi finalizzati alla ricostruzione della storia evolutiva delle popolazioni umane;
Per il suo raro talento e per la sua eccellente attitudine alla produzione di opere di divulgazione scientifica e culturale, basate sul felice intreccio fra scienza e letteratura e redatte con uno stile chiaro ed incisivo, in grado di suscitare interesse e di rendere la genetica accessibile ai meno esperti;
Per aver, con la sua brillante carriera accademica, con la sua prolifica e variegata attività letteraria e con i suoi prestigiosi incarichi in campo scientifico e culturale, promosso l’immagine della Città di Adria a livello internazionale.L’Amministrazione comunale esprime al prof. Guido Barbujani vivi sentimenti di gratitudine e riconoscenza.”

La registrazione dell’incontro può essere ascoltata sul Canale Youtube del Comune e sulla pagina Facebook della Biblioteca.


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