La frazione, situata lungo l’argine sinistro del Po, è stata in passato comune. Il suo territorio è stato poi aggregato come frazione a quello di Adria di cui costituisce il confine meridionale.
Le origini del nome di Bottrighe (a parte la possibile derivazione dal greco “botrys-ghe” ossia terra dei grappoli) per alcuni è riconducibile a quello dell’arciprete di Adria Maurizio Botrigo o Butrigo che nella seconda metà del 1200 acquistò il fondo su cui sorse il paese.

Per altri è più verosimile che il proprietario abbia preso il nome dal fondo stesso come avveniva nel Medio Evo.
Sembra anche che Bottrighe sia stato chiamato temporaneamente Canalnovo in riferimento al nuovo alveo del Po dopo la rotta di Ficarolo avvenuta nel secolo XI.
La rotta spostò più a nord l’alveo del fiume dando origine alle due Corbole: quella di destra o ferrarese (corrispondente all’incirca all’attuale comune di Corbola) e quella di sinistra o veneta che si estendeva tra l’odierno ponte Chiappara di Adria ed il Po e tra Mazzorno e Panarella.

Nel secolo XIII questa zona si suddivise in tre parti: “Corbula superior” quella di Corbola attuale; “Corbula de medio” quella centrale e cioè Bottrighe; “Corbula inferior” quella dell’odierna Bellombra.
Il territorio a nord del Po in quell’epoca veniva anche indicato con il nome generico di Polesine sicché si aveva il “Polesine della Butriga” ed il “Polesine della Cesa” (nella zona di Bellombra).

Il territorio comprendente il Polesine della Cesa e quello della Butriga era retto da una amministrazione autonoma che diede poi origine al vero e proprio municipio di Bottrighe. Fino al 1400 circa, la Corbola veneta dipendeva indirettamente da Adria.
Dal 1421 si separò erigendosi a comune indipendente.